Il Consorzio Franciacorta compie 35 anni

Trentacinque anni di qualità, 
il Consorzio Franciacorta festeggia il suo anniversario insieme a tutta la filiera

Il Consorzio Franciacorta compie 35 anni. Nato dall’iniziativa di 29 produttori per garantire e controllare il rispetto della disciplina di produzione del vino Franciacorta, oggi conta oltre 120 cantine e più di 200 soci coinvolti nella filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta DOCG, Curtefranca DOC e Sebino IGT. Dal 5 al 7 marzo, tre giorni di eventi per incontrare gli stakeholder e per celebrare l’eccellenza del settore.

FRANCIACORTA 35. CREARE VALORE ATTRAVERSO STRATEGIE E SINERGIE

Ripercorrere i primi 35 anni di storia del Consorzio Franciacorta significa affrontare le tappe di una crescita continua. Iniziato con la volontà di tutelare un vino d’eccellenza del territorio italiano, questo percorso si è allargato nel corso degli anni ad abbracciare eventi, iniziative e partnership capaci di rappresentare al meglio la filosofia elegante del Franciacorta.

Trasferitosi nel 1993 nell’attuale sede di Erbusco, il Consorzio Franciacorta oggi può contare su oltre 120 cantine e circa 200 soci tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, coinvolti in tutta la filiera produttiva. L’ormai inconfondibile logo – la F merlata – non solo contraddistingue i vini, ma richiama anche le tipiche torri medievali che arricchiscono il territorio dei 19 comuni che fanno parte dell’area di produzione. Grazie al lavoro e all’impegno del Consorzio, oggi la parola Franciacorta identifica non solo un vino e un metodo di produzione, ma un intero territorio.

Tutto inizia il 5 marzo del 1990, quando nasce il Consorzio volontario per la tutela dei vini Franciacorta, con sede a Corte Franca. I produttori inizialmente associati sono 29 e l’allora presidente è Paolo Rabotti (seguito poi da Riccardo Ricci Curbrastro, Giovanni Cavalleri, Claudio Faccoli, Ezio Maiolini, Maurizio Zanella, Vittorio Moretti e Silvano Brescianini). L’anno successivo il marchio Franciacorta viene registrato in Italia, mentre nel 1995 viene ottenuto il marchio DOCG: le prime bottiglie con la fascetta che riporta la Denominazione di Origine Controllata e Garantita vengono messe in commercio nel 1997.

Il Duemila è un anno di svolta: nasce l’Associazione “Strada del Franciacorta” con l’obiettivo di promuovere le potenzialità turistiche del territorio, in particolare per quanto riguarda la proposta enogastronomica. Oggi la “Strada del Franciacorta” è un punto di riferimento per un turismo che vuole scoprire tutte le opportunità che la zona tra il lago di Iseo e la città di Brescia può offrire.

Nel 2000 si svolge anche la prima edizione del “Festival Franciacorta”, un appuntamento che continua anche oggi e che costituisce il primo passo per lo sviluppo di manifestazioni, eventi e partnership sotto l’insegna della effe merlata, e che dallo scorso anno è stato affiancato anche dal “Festival di Primavera – Cibo e Cultura in Franciacorta”.

Tra le tante partnership, da ricordare quella con Michelin, che si fonda sulla condivisione dei principi della valorizzazione enogastronomica e di un approccio ambientale sostenibile. La Franciacorta è stata eletta nel 2021 Destination Partner e la presentazione della Guida Michelin si è tenuta per tre anni in Franciacorta. La partnership con Michelin si è ampliata con il Premio Miglior Sommelier nel 2023; nel 2024 è stato assunto il nuovo e strategico ruolo di Sparkling Wine Partner, che ha permesso a Franciacorta di diventare il partner esclusivo delle cerimonie della Guida Michelin negli Stati Uniti.

Franciacorta dal 2021 è anche partner ufficiale di Porsche Carrera Cup Italia, il prestigioso campionato monomarca che vede le 911 GT3 Cup sfidarsi sui più famosi circuiti nazionali. Franciacorta è inoltre partner del nuovo Porsche Experience Franciacorta – l’ottavo impianto di questo tipo nel mondo, dopo quelli di Lipsia, Silverstone, Atlanta, Le Mans, Los Angeles, Shanghai e Hockenheim – è il primo a livello globale per grandezza, con i suoi 60 ettari.
Parlando di motori, Franciacorta dal 2019 è anche l’Official Sparkling Wine di 1000 Miglia: un evento radicato nell’identità di Brescia e che per gli appassionati di tutto il mondo rappresenta la competitività e la tradizione italiana.



Importante la presenza anche nel mondo del fashion, grazie alla collaborazione che si protrae già dal 2012 con la Camera Nazionale della Moda. Puntando sui valori condivisi di artigianalità, eleganza e qualità, Franciacorta è stato scelto come vino ufficiale delle Fashion Week milanesi, ma la collaborazione si è estesa andando ad abbracciare anche il cinema: nel 2021 il fashion film “Franciacorta: a Golden Feeling” ha segnato il decimo anniversario della partnership, diventando un omaggio alla moda italiana. Nel maggio 2023, la Camera Nazionale della Moda Italiana e il Consorzio Franciacorta, hanno creato per la prima volta un tavolo di confronto congiunto tra moda e vino sulle tematiche della sostenibilità, sulle quali entrambi lavorano in modo strutturato da oltre un decennio.



In ambito internazionale, spicca la partnership con gli Emmy Awards, l’evento più prestigioso dell’anno per la televisione americana e che si snoda in una serie di eventi che, tra agosto e settembre, coinvolgono attori, registi e produttori: un’occasione unica per far scoprire e assaggiare allo star system internazionale i vini Franciacorta.



Nel corso degli anni, inoltre, il brand è stato al fianco di alcuni degli eventi più importanti a livello internazionale, come l’Expo di Milano del 2015 e una delle installazioni più discusse e visitate dello scorso decennio – “The Floating Piers” di Christo, sul lago d’Iseo – capace di richiamare oltre un milione e mezzo di visitatori.



Il Consorzio lavora poi per far conoscere il Franciacorta e il suo territorio attraverso una fitta attività di comunicazione che comprende campagne pubblicitarie, pubblicazione di libri, film e podcast e che coinvolge appassionati e curiosi anche sul web e sui social. Importanti anche gli investimenti in progetti di Ricerca. Un lavoro a tutto tondo, quindi, che continua a riscuotere consensi a livello globale, è che è stato premiato lo scorso anno con il riconoscimento di “International (Non U.S.) Wine Region of the year” di Wine Enthusiast.

Il Franciacorta nasce in un’area che comprende 19 comuni: Adro, Brescia, Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo Saiano e Rovato.

La superficie vitata a Franciacorta DOCG è di 3.393 ettari, con una prevalenza di Chardonnay (79%), seguita da Pinot Nero (18,1%), Pintot Bianco (2,6%) e Erbamat (0,3%).

Le bottiglie spedite nel 2024 sono state 19,1 milioni, di cui il 12% all’estero. E a proposito di export: quanto il Franciacorta sia ormai apprezzato a livello internazionale e quanto questo vino abbia riscosso l’apprezzamento dei wine lovers di tutto il mondo lo dimostrano anche i numeri. Negli ultimi 15 anni il numero di bottiglie vendute all’estero è cresciuto del 130%. Confrontando i dati del 2011 e del 2024 si passa infatti da 1 milione di bottiglie vendute fuori dai confini nazionali a 2,3 milioni. L’export, con un trend in decisa crescita, copre ormai il 12% delle vendite complessive, con risultati importanti sul mercato svizzero (22,1% sul totale), statunitense (12,6%), giapponese e tedesco (entrambi al 10,8%).

Il mercato interno resta comunque quello più importante in termini di volume, anche questo interessato da una crescita importante negli ultimi 15 anni: da 10,6 milioni di bottiglie del 2011 si è arrivati alle 16,8 milioni di bottiglie vendute in Italia lo scorso anno.

Le Infografiche

5-6-7 Marzo:
 3 giorni dedicati alle celebrazioni dei 35 anni

Tre giorni di incontri, approfondimenti e prestigiosi ospiti per discutere di valori condivisi, sinergie strategiche e prospettive future: il Consorzio Franciacorta ha celebrato così i suoi primi 35 anni, con un evento che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, radici e visione internazionale.

Un’occasione speciale che nella prima giornata ha visto la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, grande estimatore della Franciacorta, che ha voluto rendere omaggio al Consorzio per il suo ruolo di custode di un territorio d’eccellenza. «Avete saputo affrontare le sfide con determinazione – ha dichiarato il Ministro – grazie a un disciplinare rigoroso che è alla base del successo di questo prodotto apprezzato in tutto il mondo».

Ad aprire i lavori in entrambe le giornate è stato il presidente del Consorzio, Silvano Brescianini, che ha sottolineato «la fortuna e la responsabilità di aver ereditato un territorio straordinario, da preservare con cura per le generazioni future».

Il filo conduttore della prima giornata è stato l’importanza di creare sinergie e relazioni di valore con realtà di settori differenti, dal fashion al food, dal lusso all’hôtellerie. Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha ricordato «la partnership storica tra Franciacorta e il mondo della moda», evidenziando come entrambi i settori siano «sempre più orientati verso la sostenibilità e debbano fornire modelli virtuosi».
Marco Do, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Michelin Italia, ha posto l’accento «sui valori di serietà e autorevolezza che accomunano la Guida Michelin al Consorzio Franciacorta», auspicando che «la collaborazione avviata nel 2021 continui a svilupparsi».
A questi interventi si sono aggiunti quelli di Enrico Buonocore, CEO e founder di Langosteria, e di Goffredo “Dino” Dell’Appennino, General Manager del Bulgari Hotel Milano, che hanno sottolineato come il Franciacorta «sia sinonimo di eccellenza e qualità», valori imprescindibili anche nel mondo della ristorazione e dell’hôtellerie di lusso.

La seconda giornata si è aperta con dati significativi elaborati da Nomisma: il Franciacorta è conosciuto dal 95% dei consumatori italiani e il 61% lo ha bevuto almeno una volta nell’ultimo anno. I dati hanno certificato un calo negli anni del consumo di vino rosso e una crescita dello sparkling, una tendenza sia italiana che globale. Nel 2010 in Italia, in particolare, l’8% delle bottiglie consumate erano vini sparkling, mentre nel 2023 sono state il 15%. Intanto, il consumo di vino rosso è sceso di 6 punti percentuali: dal 43,9% a 37,6. Un trend che si è notato anche nella grande distribuzione, che vale circa il 60% del prodotto al consumo finale. Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, ha illustrato i principali driver di crescita per il futuro: sostenibilità, territorialità e salutismo. La certificazione sostenibile, in particolare, è destinata a diventare sempre più rilevante, soprattutto per la Gen Z, con una previsione di crescita del 93%.

Attilio Scienza, docente di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano, ha sottolineato l’importanza della biodiversità e della vocazione territoriale, mentre Isabella Ghiglieno e Luisa Mattedi hanno approfondito il ruolo degli agroecosistemi nella qualità della produzione vitivinicola.

L’internazionalità è stata al centro degli interventi di Essi Avellan, Master of Wine finlandese, e Amy Wislocky, editor di Decanter. Avellan ha evidenziato come gli sparkling wine siano «l’unica categoria in crescita negli Stati Uniti», mentre Wislocky ha ribadito “l’elevata qualità del Franciacorta e la necessità di aumentarne la visibilità all’estero».
Infine, il cartografo Alessandro Masnaghetti ha illustrato come «la mappatura dettagliata del territorio possa valorizzare ulteriormente la produzione vitivinicola», rafforzandone identità e autenticità.

A chiusura della tre giorni, la degustazione tecnica condotta dai Master of Wine italiani Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi e Pietro Russo ha offerto un’ulteriore occasione per celebrare il Franciacorta. I festeggiamenti per i 35 anni del Consorzio proseguiranno nel weekend con il Festival di Primavera, un evento in cui cultura, enogastronomia e tradizione si intrecciano in un’esperienza autentica.

Con un occhio rivolto al futuro, il presidente Silvano Brescianini ha ribadito l’ottimismo che caratterizza il mondo del vino: «Un agricoltore, soprattutto un produttore di vino, è ottimista per definizione. Altrimenti farebbe un altro mestiere».

Un anniversario importante, dunque, ma soprattutto un punto di partenza per nuovi traguardi da raggiungere insieme.

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