Geologia e clima

Al di sotto del Lago d’ Iseo, tra il fiume Oglio e la città di Brescia e a nord del Monte Orfano c’è la Franciacorta al cui interno è visibile in modo netto e chiaro la conformazione dell’anfiteatro morenico formatosi all’epoca delle glaciazioni (nelle ere geologiche Secondaria e Terziaria) per l’effetto di un grande ghiacciaio che, proveniente dalla Val Camonica, si divise in due rami subito dopo la conca del lago: uno piccolo a oriente e uno molto più grande e più importante a occidente.

L’anfiteatro del Lago d’Iseo, sostanzialmente di origine morenica, deve il suo aspetto a cinque principali periodi dello sviluppo del ghiacciaio:

  • il primo periodo è caratterizzato dalla grande espansione del ghiacciaio con la formazione del primo arco morenico, con l’esclusione del massiccio di Montorfano che ha un’origine legata al sollevamento del fondale marino per i movimenti tettonici della crosta terrestre. I resti di questo periodo sono costituiti da ondulazioni irregolari, non troppo elevate.
  • il secondo periodo è caratterizzato dalla lunga sosta del ghiacciaio in sito, con la conseguente formazione della cerchia morenica più alta e più importante. La parte ad occidente è rappresentata dalle morene accostate alle falde del Monte Alto. La parte orientale è invece la più tipica ed è costituita dalla serie di colline. La morena frontale costituisce un magnifico arco che da Adro si sviluppa tra Torbiato ed Erbusco fino a Calino. 
  • I tre periodi successivi sono caratterizzati dal ritiro del ghiacciaio dalla piana bresciana con il conseguente rilascio di una grande quantità di materiale morenico che poi, nel tempo, si è ricoperto di terreno attivo e ha dato origine alle dolci colline della Franciacorta.

Si tratta di terreni molto particolari, ricchi di sabbia e limo, in genere poveri di argilla, spesso di elevata permeabilità e notevole spessore. Sparse caoticamente nel terreno, vi è abbondante pietrame di forma, natura e colore diversi, nei secoli utilizzato come materiale di costruzione di ville, cascine e Broli, i caratteristici muri di pietra che circondano abitazioni e vigneti.

A livello climatico, essendo la Franciacorta situata all’estremo confine settentrionale della Pianura Padana, incastonata nel sistema prealpino, e collocata a sud del lago di Iseo, pur risentendo di un clima di tipo continentale, trae enormi benefici dalla vicinanza del lago che ha un enorme effetto mitigante delle temperature sia d’estate che d’inverno. Basti pensare che la vegetazione della Franciacorta, è a tratti tipicamente mediterranea con specie botaniche spontanee e naturalizzate o facilmente coltivabili come ad esempio l’olivo.

I climatologi inquadrano questa zona nelle regioni mesoclimatiche insubriche

D’estate il caldo a tratti afoso, tipico della Pianura, è stemperato dalle correnti fresche che giungono attraverso il lago dalla Valle Camonica. D’inverno è sempre il lago a proteggere l’anfiteatro morenico, dall’aria, questa volta gelida che giunge dalla Valcamonica. Il lago funge da accumulatore di calore e l’aria fredda che arriva da nord, viene scaldata di qualche grado prima di arrivare più a sud, in Franciacorta.

La presenza del lago e delle torbiere contribuisce in estate all’instaurarsi di elevate masse di umidità. In queste condizioni, lo scontrarsi di queste masse con le correnti fredde che giungono dalle vallate alpine si traducono in episodi temporaleschi che possono essere frequenti nel periodo primaverile estivo.

Nel periodo vegetativo della vite (aprile-ottobre) la pluviometria media è di 500-600 mm, pari a circa 2/3 del dato annuale.

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