Storico Vendemmie

Il germogliamento quest’anno è iniziato nella prima decade di aprile, in linea con quanto avvenuto nel 2020. In questo periodo, durante le notti tra il 6,7 e l’8 aprile 2021, in Franciacorta si è verificata una gelata primaverile che ha determinato danni moderati e un rallentamento dello sviluppo della vite in diverse aree, nonostante il mese sia stato caratterizzato nei giorni precedenti da temperature piuttosto elevate che hanno indotto un buono sviluppo delle gemme. Fortunatamente la gelata si è verificata 10 giorni prima rispetto al 2017 e con temperature non di poco al di sotto dello zero.

Durante il mese di maggio le condizioni metereologiche, caratterizzate da temperature piuttosto miti e piogge abbondanti, concentrate principalmente nelle settimane centrali del mese, hanno senza dubbio mantenuto alta l’allerta per quanto concerne la difesa fitosanitaria per il contenimento degli attacchi patogeni (in particolare di peronospora), ma nonostante questo non sono stati riscontrati danni significativi.

La fioritura (fine maggio-inizio giugno) e l’allegagione, che è avvenuta nella prima settimana di giugno, sono state caratterizzate da un andamento meteo non particolarmente favorevole (basse temperature) con il verificarsi di alcuni fenomeni di colatura.

Le piogge molto limitate del mese di giugno e quasi assenti fino alla fine di luglio hanno determinato l’instaurarsi, nei terreni più sciolti, di fenomeni di stress idrico. Ad interrompere tale scenario sono state le forti piogge iniziate il 25 luglio e sfociate in serata in una grandinata molto estesa con danni però solo localmente molto intensi.  Fortunatamente l’evento grandinigeno è avvenuto in fase di inizio invaiatura, quando la sensibilità ai marciumi del grappolo è ancora limitata. La campagna 2021 è quindi stata caratterizzata dapprima da una partenza in salita dovuta alla gelata primaverile e si è conclusa con qualche difficoltà a causa della grandinata di fine luglio, eventi che hanno rallentato anche l’inizio della vendemmia. 

La vendemmia è iniziata il 14 agosto ed è stata particolarmente lunga con un picco tra il 23 e il 26 agosto. Dal punto di vista quantitativo la vendemmia 2021 è stata senza dubbio meno ricca di quella precedente ma, la qualità delle uve non è stata compromessa. Le basi Franciacorta sono caratterizzate da una grande freschezza ed eleganza.

Il germogliamento ha avuto luogo nella prima decade di aprile e si è svolto regolarmente favorito dal un andamento meteorologico soleggiato ed asciutto. Queste condizioni hanno accompagnato le prime fasi dello sviluppo vegetativo favorendo una crescita regolare ed omogenea.

A Maggio le condizioni metereologiche sono rimaste sostanzialmente invariate, con temperature piuttosto miti e piogge similari in quantità di millimetri, ma con frequenza maggiore rispetto a quanto si è verificato nel mese di Aprile. Da un punto di vista pluviometrico, le scarse precipitazioni hanno senza dubbio facilitato la difesa fitosanitaria e sfavorito attacchi patogeni (in particolare di peronospora) che in questa fase del ciclo possono determinare riduzioni della produzione anche importanti.Il mese di giugno è stato per buona parte il più fresco degli ultimi cinque anni, a causa di frequenti eventi temporaleschi, concentrati principalmente nei primi 20 giorni del mese, e conseguenti abbassamenti delle temperature (circa 21°C). La fertilità delle gemme è risulta soddisfacente con conseguente fioritura ed allegagione procedute regolarmente. Luglio è stato caratterizzato da clima asciutto e ventilato, con proseguo della stagione di un clima ideale e con ottima escursione termica giorno/notte. La vendemmia è iniziata il 10 agosto.

Il 2019 è stato un anno complicato e non lineare sotto il profilo dell’andamento meteorologico e della gestione in campagna, con un inizio della vendemmia delle uve dal 10 agosto, mentre il pieno delle raccolte (da considerarsi tardive) è stata a partire dalla terza settimana di agosto. Le condizioni climatiche dell’annata hanno fin da subito fatto presumere un andamento e un risultato (specialmente dal punto di vista quantitativo) dissimile rispetto alla stagione precedente. Le piante, dopo la grande produzione 2018, hanno infatti avuto fertilità non eccessiva. Inoltre la fioritura tardiva (fine maggio-primi di giugno) dovuta a un periodo freddo e molto piovoso, ha causato una discreta colatura soprattutto per quanto riguarda i Pinot. Dal punto di vista sanitario non ci sono stati particolari problematiche, nonostante la piovosità eccezionale di aprile e maggio che hanno portato a pressioni elevate da parte delle malattie fungine e nello specifico della peronospora.

Giugno e luglio sono stati al contrario due mesi molto siccitosi. Luglio in particolare per i primi venticinque giorni ha avuto sporadiche lievi perturbazioni, con temperature spesso sopra la media stagionale (25°C). Le piogge che hanno contraddistinto la fine del mese sono state quindi molto importanti ed hanno contribuito a risolvere i problemi di carenza idrica di alcune zone della Franciacorta, consentendo un regolare avanzamento dell’invaiatura, rallentata dalla carenza di acqua.  

Come spesso accade in queste circostanze si sono verificati anche alcuni episodi grandigeni che fortunatamente hanno coinvolto il territorio in modo molto limitato, riducendo in modo non determinante la produzione.

La vendemmia 2018 in Franciacorta è iniziata nella prima decade di agosto. Dopo un 2017 partito con un risveglio delle vigne molto anticipato, il 2018 ha visto una partenza vegetativa in linea con la media storica (Il germogliamento è iniziato nei primi giorni d’aprile e grazie alle condizioni climatiche lo sviluppo vegetativo è proseguito linearmente fino al momento della fioritura verificatasi a metà maggio circa). I mesi di maggio, giugno e luglio, hanno fatto registrare una media delle precipitazioni di gran lunga superiore a quella degli ultimi anni (circa 150 mm/mese), con una presenza importante di fenomeni violenti e improvvisi. Dall’ultima settimana di luglio il tempo si è stabilizzato e le temperature calde (media 27°C), hanno agevolato la maturazione delle uve. Il potenziale produttivo è stato mediamente alto, avvicinandosi quasi ovunque al limite invalicabile imposto dal Disciplinare del Consorzio.

La vendemmia 2017 è stata indelebilmente segnata della storica gelata della nottata tra il 18 e il 19 aprile. Le temperature minime hanno toccato un picco negativo intorno alle 6 di mattina di -2/-3 °C.
Le serie storiche della climatologia in Pianura Padana testimoniano che gelate tardive di questa entità, nella terza decade di aprile, si verificano meno di una volta ogni quarant’anni.

La stagione era cominciata positivamente. I rilievi fenologici nei giorni antecedenti il brusco calo termico sopra descritto, davano riscontro di uno sviluppo vegetativo avanzato e piuttosto anticipato rispetto alla media, con germogli che raggiungevano uno stadio di allungamento compreso tra la settima ed ottava foglia, e grappolini già ben sviluppati.
Gli effetti della gelata, visti già dalle prime ore del mattino successivo, sono stati enormi. Al netto delle stime più o meno ottimistiche, a vendemmia finita la perdita riscontrata è stata del 49%. Sul piano fitosanitario la stagione è trascorsa regolarmente. Maggio e giugno sono stati molto più caldi nelle massime e più freddi nelle minime, con escursioni termiche mediamente elevate. Le principali patologie fungine, peronospora e oidio non hanno destato particolare preoccupazione.
Sui vigneti passati indenni alla gelata è stata un’annata scorrevole e qualitativa.
I vigneti investiti dalla gelata hanno mantenuto fino alla fine di luglio, inizio agosto un ritardo di circa 20 giorni, che è stato in buona parte recuperato grazie ad un agosto caldo e senza particolari intoppi. Il risultato è stato di una vendemmia molto prolungata, di fatto due vendemmie, una di seguito all’altra, la prima cominciata intorno alla prima decade di agosto per poi proseguire fino ai primi di settembre.
La possibilità di raccogliere in modo scaglionato quantità moderate, ha facilitato le aziende nella programmazione consentendo di portare in cantina uve col giusto rapporto tra frazione acidica e maturità di frutto. Basi dal profilo strutturato e complesso, con situazioni molto diversificate in funzione del danno quantitativo.

La stagione 2016 è cominciata in modo regolare. Il germogliamento è iniziato nei primi giorni d’aprile e grazie a condizioni climatiche molto favorevoli lo sviluppo vegetativo è proseguito velocemente fino al momento della fioritura. Quest’ultima si è verificata tra il 20 e il 30 maggio circa. In questo periodo si sono verificati frequenti piogge e bruschi abbassamenti di temperatura che hanno inciso negativamente sul buon esito dell’allegagione, causando in frequenti casi cascola dei fiori e acinellatura.
I mesi di maggio e giugno sono stati i più piovosi dell’ultima decade, favorendo in modo determinante ottimali condizioni di sviluppo della Peronospora, sia su foglia che su grappolo. Le conseguenze sono state una perdita diretta di produzione, in alcuni casi anche importanti.
Dall’invaiatura in poi le differenze tra le zone più precoci e quelle più tardive e più fredde si sono accentuate notevolmente rispetto a quelle che normalmente si apprezzano con una conseguente dilatazione dei tempi di raccolta. Il mese di agosto è stato fortunatamente piuttosto fresco e la maturazione è stata notevolmente rallentata, godendo delle forti escursioni termiche che si sono verificate soprattutto dopo Ferragosto.
Grazie a queste condizioni climatiche favorevoli, i vini base sono risultati di qualità da buona a eccellente. Si è riscontrata una complessità e intensità aromatica sorprendente. Strutture importanti e acidità sostenute, anche nella componente malica fanno presupporre una forte predisposizione a permanenze sui lieviti medio-lunghe o lunghissime.

La stagione vegetativa 2015 è cominciata senza intoppi con il germogliamento intorno alla prima decade di aprile. Da aprile ad agosto la stagione 2015 è stata la meno piovosa degli ultimi anni. L’andamento meteorologico del mese di luglio, caratterizzato da pioggia quasi assente e temperature medie giornaliere piuttosto alte, ha rallentato l’attività metabolica delle vigne, riportando la progressione della maturazione ad un andamento più regolare.
Le raccolte sono cominciate intorno alla prima settimana di agosto e sono proseguite per circa venti giorni. Il perdurare di temperature medie piuttosto elevate ha comportato una vendemmia breve e concentrata. Infatti per le uve destinate alla spumantizzazione è molto importante la tempestività della raccolta per garantire il mantenimento del corretto corredo acidico, che assicura la caratteristica freschezza e longevità de Franciacorta.
Sul piano quantitativo rispetto alle premesse iniziali, le rese realmente registrate in cantina sono tra il 5 e il 10% inferiori alle aspettative, in quanto la quasi assenza di precipitazioni durante tutta la stagione vegetativa ha determinato un alleggerimento del peso dei grappoli.
Sul piano qualitativo complessivamente quella del 2015 è da considerarsi potenzialmente un’annata piuttosto interessante, probabilmente con profilo da vini più orientati a struttura e complessità che in altre annate.

A seguito di un inverno mite, con un mese di marzo decisamente al di fuori della norma (temperature medie massime di 20°C a fronte del 2013 con una media delle massime di 10°C), la ripresa vegetativa è avvenuta con deciso anticipo rispetto all’anno precedente: le prime gemme rotte sono apparse negli ultimi giorni di marzo. La fase del germogliamento è avvenuta regolarmente e le temperature mediamente alte hanno favorito un sviluppo rapido. L’inizio della fioritura è stato osservato intorno all’8-10 maggio con infiorescenze grosse e numerose, preludio di un buon carico produttivo.
L’anticipo fenologico riscontrato durante la primavera è stato interrotto a partire dal mese di giugno a causa delle piogge frequenti e degli abbassamenti di temperatura, anche bruschi, condizioni che si sono protratte per tutta l’estate.
L’invaiatura è cominciata intorno alla metà di luglio, le frequenti precipitazioni hanno rallentato il processo di maturazione, in parte compromettendo lo stato fitosanitario, riportato poi alla normalità grazie alla rigorosa selezione dei grappoli.
La maturazione lenta e regolare ha d’altro canto consentito delle raccolte scalari e ha permesso di compiere dei programmi di vendemmia in linea con le necessità di maturazione tecnologica delle uve destinate a base franciacorta.
Le rese di uva, in partenza generose, sono state riportate ben al di sotto del limite previsto dal disciplinare a seguito delle severe cernite in vigna.
Le particolari condizioni meteorologiche dell’annata hanno condizionato le caratteristiche dei vini base che mostrano acidità piuttosto elevate a vantaggio di una maggior freschezza e fienezza. La maturazione rallentata dalle temperature diurne mai troppo “agostane”, e le accentuate escursioni termiche hanno contribuito a portare in cantina uve con elevata acidità malica e corredo aromatico più che integro.
Ci sono tutti i presupposti per un’annata di grande finezza ed eleganza.

Il 2013 è stato un anno complicato sotto il profilo dell’andamento meteorologico e della difesa fitosanitaria. Il germogliamento è avvenuto con un po’ di ritardo, intorno alla metà di aprile. Alla data dei primi germogliamenti, il 2013 è risultato l’anno più freddo e piovoso degli ultimi dieci. Ciò ha determinato un prolungamento della dormienza, anche nelle zone o per le varietà normalmente più precoci, determinando, con i primi caldi, un germogliamento pressoché contemporaneo in tutta la Franciacorta. Nei giorni 24 e 25 maggio si è registrato un anomalo e brusco abbassamento delle temperature che sono scese di notte fino a 5°C e di giorno non hanno superato i 13°C.
Gli sbalzi termici, associati ad alcuni eventi piovosi verificatisi in fioritura, hanno determinato in alcune zone, un’allegagione stentata, che si è tradotta in una riduzione del potenziale produttivo poi tradottosi in un incremento qualitativo.
Un’altra difficoltà incontrata è stata l’attacco, particolarmente importante, anche se fortunatamente localizzato in alcuni contesti, della Tignoletta della vite, che ha costretto ad una cernita severa delle uve destinate alla pressatura.
Tra tutte le difficoltà, il 2013 sarà ricordato per essere stato l’anno della vendemmia settembrina, come da ormai molti anni non accadeva più. Le operazioni di raccolta sono timidamente cominciate intorno al 25 agosto e sono proseguite fino a metà settembre.
Una maturazione molto lenta, protrattasi in un periodo dell’anno in cui le alte temperature giornaliere sono un ricordo e le escursioni termiche sono più accentuate, non può che essere il preludio a basi di eccezionale livello qualitativo, sia in termini analitici sia di corredo aromatico. Le acidità, elevate, i pH, bassi, hanno contribuito a conferire particolare mineralità alle basi della vendemmia 2013.

Annata caratterizzata da bruschi cambiamenti climatici che hanno reso mediamente più impegnativa la gestione del vigneto e la programmazione degli interventi e della vendemmia. Il germogliamento è progredito in modo piuttosto dilatato nel tempo evidenziando, più che in altre annate, le differenze microclimatiche all’interno della Franciacorta: a sud del Monte Orfano le prime gemme si sono dischiuse già nell’ultima settimana di marzo, mentre nelle zone a nord-est, mediamente più tardive, il germogliamento si è protratto fino a metà aprile.
Da un’analisi dei dati meteo si evince come le temperature medie siano state, dall’ultima decade di aprile fino alla fine di luglio, inferiori alla media decennale 2002-2011. Ciò ha portato a un rallentamento della crescita vegetativa, allungando il periodo ricompreso tra germogliamento e fioritura. Nello stesso periodo le piogge sono state abbondanti, spesso superiori alla media del decennio precedente.
Le condizioni climatiche non ottimali verificatesi in fioritura hanno determinato, non ovunque, una ridotta allegagione, che si è tradotta in un potenziale produttivo inferiore alla media.
A fine luglio si è verificata una netta inversione di tendenza, con un deciso rialzo delle temperature, questa volta superiori alla media decennale, che ha determinato un forte recupero del ritardo precedentemente accumulato. Infatti, la vendemmia è cominciata intorno a Ferragosto, con i primissimi grappoli raccolti tra il 10 e il 12 agosto.
Con l’inizio della vendemmia sono state fatte le prime stime produttive, attestatesi intorno ad una media di 80-90 quintali per ettaro. La vendemmia 2012 sarà sicuramente ricordata per molti anni come un’annata “eccezionale” per la bassa produttività, mentre sul piano qualitativo, fortunatamente, ha dato delle soddisfazioni.
I riscontri analitici hanno confermato la qualità dell’uva e dei mosti con un ottimale equilibrio zuccheri/acidità e pH sufficientemente bassi, come deve essere per la produzione del Franciacorta.

La primavera è stata più calda rispetto alla media storica del periodo mentre l’estate è stata fresca e piovosa e ha garantito un’ideale alternanza fra temperature calde durante il giorno e fresche durante la notte. L’invaiatura dei grappoli e l’inizio della maturazione sono iniziati precocemente ma il loro decorso è poi proceduto con gradualità. Una maturazione lenta, accompagnata da temperature miti e buone escursioni termiche giornaliere, favorevoli alla sintesi e all’accumulo dei precursori dei composti aromatici, si sono rivelate un ottimo presupposto per l’ottenimento di basi spumante di eccellente qualità. La piovosità regolare e mai eccessiva ha consentito di ottenere contemporaneamente un peso della produzione importate e una sanità impeccabile. Anche la composizione acidica e la concentrazione del prodotto hanno registrato condizioni ideali e hanno conferito all’annata prerogative di speciale pregio, con un grande equilibrio di profumi e dall’aroma intenso. Per la prima volta in Italia, in Franciacorta, viene concessa la riserva vendemmiale: una stagione quantitativamente e qualitativamente eccellente che ha consentito di accantonare vino di riserva.

All’inizio della stagione vegetativa le vigne avevano mostrato uno sviluppo molto regolare, rapido e omogeneo. In seguito però l’andamento meteorologico di maggio, piuttosto freddo e piovoso, ha determinato un rallentamento della crescita vegetativa.
Un luglio molto piovoso ha messo a dura prova l’impegno nella difesa fitosanitaria ed ha ulteriormente aumentato il ritardo rispetto alle precedenti annate, in particolare alla vendemmia 2002 e 2009.
La vendemmia è trascorsa in condizioni ideali ed è stato possibile gestire in modo confacente la raccolta delle uve che si sono presentate con una base acidica ben impostata per la produzione delle basi Franciacorta. Prodotti di buon livello qualitativo sono stati ottenuti specialmente su terreni magri e sui rilievi.

L’annata è decorsa con regolarità, con un leggero anticipo del germogliamento rispetto al 2008.
Infatti la stagione è stata nel complesso calda, intervallata da alcune giornate di pioggia provvidenziale che hanno portato ad una accrescimento regolare dei grappoli, senza stress idrici e attacchi patogeni. Le bacche sono giunte a maturazione, sane, turgide, dalla buccia tenace e dalla polpa croccante: tutte caratteristiche ideali per un Franciacorta di qualità.
I dati analitici dei mosti hanno rilevato un quadro molto positivo sulla qualità di quest’annata: livello in zuccheri medio-basso (ad oggi una media di 10,80 in alcool potenziale), acidità totali buone (9-10 g/l), ottimi pH (3,05-3,10). Tutte caratteristiche ottimali per il Franciacorta in tutte le sue declinazioni, dal Brut di 18 mesi alle grandi riserve.

La primavera fredda e poco soleggiata ha determinato un ritardo del germogliamento di circa 15 giorni rispetto all’anno precedente. L’annata manifestava notevole fertilità potenziale, riportata in linea da piogge primaverili frequenti che hanno ridotto la percentuale di allegagione (passaggio da fiore a frutto).
Nel complesso le condizioni meteo hanno supportato bene, con diversi e ideali livelli d’idratazione, l’evoluzione della crescita vegetativa, la composizione del grappolo e infine la sua concentrazione. Potenziali prodotti di ottima qualità in diverse aree della Franciacorta.

Un inverno molto mite ha sicuramente contribuito ad anticipare marcatamente il risveglio della natura e così il germogliamento delle viti è iniziato già dagli ultimi giorni di marzo, con circa 20 giorni di anticipo rispetto alla media. Il periodo estivo si è svolto con andamento regolare e con temperature leggermente inferiori alle previsioni, ciò ha permesso la maturazione regolare delle uve pur mantenendo un discreto anticipo sulle annate precedenti. Il lungo periodo di maturazione ha consentito un ottimo sviluppo del frutto sia in termini di acidità sia di componenti aromatiche. L’elevato salto termico dei giorni antecedenti la vendemmia ha esaltato inoltre sentori molto freschi. I mosti si presentano con dati analitici di zuccheri, acidità e pH buoni e con profumi intensi, fini, eleganti, con spiccate note floreali e fruttate.

Un decorso primaverile regolare è sfociato in un inizio d’estate assai asciutto, con andamento simile al 2003. Dai primi di agosto alcuni eventi piovosi hanno ripristinato il bilancio idrico e la maturazione è iniziata nelle migliori condizioni. Da ferragosto il barometro ha segnato “bello/stabile” con escursioni notturne anche di 10 gradi che hanno contribuito al mantenimento della freschezza e degli aromi.
Le basi Franciacorta 2006 presentano profumi fini, ottimi valori di pH e soprattutto di acidità, buona complessità aromatica e un’ottimale gradazione alcolica.

Annata dal decorso altalenante almeno fino alla fioritura. In seguito l’andamento meteorologico si è regolarizzato con tempo secco, soleggiato, e buone escursioni termiche tra giorno e notte, fino alla fine di agosto. Si sono manifestati pertanto buoni accumuli di zucchero uniti a limitati decrementi del tenore acidico e valori di pH particolarmente contenuti. Il profilo aromatico delle basi si è rivelato molto promettente per eleganza e potenzialità d’invecchiamento. Annata da grande millesimo.

Annata caratterizzata da temperature mai eccessivamente elevate di giorno e abbastanza basse di notte, con ottime escursioni termiche che hanno consentito la sintesi e preservazione degli aromi nelle uve. Stagione vegetativa senza grosse sorprese né intoppi e ritorno ad una vendemmia regolare anche da un punto di vista quantitativo, dopo due anni di raccolti scarsi. L’andamento meteorologico ha consentito di esaltare le personali vocazionalità delle varie micro-aree viticole franciacortine, consentendo di prevedere la produzione di basi Franciacorta marcatamente differenti a seconda delle zone di provenienza, di ottima finezza e con acidità sostenute. Ottime premesse per creare cuveé di grande freschezza, aromaticamente complesse, potenzialmente molto longeve e di grande personalità.

Annata caratterizzata da piogge molto limitate per i primi nove mesi dell’anno. Dopo le basse temperature d’inizio primavera che hanno causato, in alcune zone, leggeri danni al germogliamento, le temperature si sono mantenute su livelli superiori alla norma soprattutto nel periodo estivo portando ad una raccolta molto anticipata. Queste particolari condizioni climatiche hanno consentito la produzione di uve di eccellente stato sanitario con un contenuto zuccherino superiore alla media. La resa sia in campo sia in cantina è stata quantitativamente inferiore agli anni precedenti a causa della limitata disponibilità idrica e alla conseguente maggiore concentrazione dei succhi delle bacche.
Franciacorta caratterizzato da un buon grado alcolico, con corpo e complessità aromatica importanti.

L’inverno particolarmente rigido e asciutto ha indotto un germogliamento della vite disforme e piuttosto stentato che poi si è ripreso grazie alle condizioni meteo primaverili che hanno favorito il recupero vegeto-produttivo della coltura. La fioritura, caratterizzata da giornate fredde e piovose, ha prodotto una ridotta allegagione con conseguente minor peso medio del grappolo. Dopo il mese di giugno, particolarmente caldo e asciutto, l’estate si è caratterizzata per le basse temperature medie e le elevate piogge accompagnate da qualche evento grandinigeno. Il tutto si è tradotto in una vendemmia che quantitativamente si colloca sotto la media degli ultimi anni, caratterizzata però da parametri analitici delle uve il cui rapporto zuccheri/acidità, particolarmente interessante, consente di prevedere lunghi periodi di permanenza del Franciacorta sui lieviti e quindi l’uso di quest’annata per i millesimati.

Annata caratterizzata da temperature medie piuttosto basse fino all’allegagione del grappolo, con precipitazioni consistenti e ben distribuite che hanno prodotto grappoli non troppo serrati. Dopo l’allegagione, la stagione ha riservato un cambio climatico per cui le temperature sono diventate piuttosto alte e le precipitazioni sono divenute molto scarse a partire dall’invaiatura, consentendo alle uve, una maturazione ottimale sia dal punto di vista sanitario che analitico per disporre di basi Franciacorta con ottimo rapporto zuccheri/acidità. I vini base si presentano molto puliti, ricchi di profumi varietali intensi e molto fini. Le basi Franciacorta 2001 hanno prodotto una grande annata.

Annata caratterizzata da un periodo di basse temperature e poca umidità prima dell’invaiatura; dall’invaiatura alla raccolta (inizio il 18/08) il clima è stato molto caldo, secco e ventilato. Ottimo il rapporto zuccheri/acidità nelle uve. Le rese in mosto dei vigneti campioni si sono attestate sui 5.850 litri/ettaro. Le basi Franciacorta presentano un ottimo titolo alcolometrico con residui zuccherini limitati, un buon valore del pH e soprattutto di acidità; i vini-base presentano una buona struttura, di corpo, con profumi e aromi variegati, intensi e molto delicati.

Annata qualitativamente e quantitativamente soddisfacente. La situazione meteorologica è stata nella norma, si sono verificati solo due eventi grandinigeni nel mese di agosto, che non hanno compromesso la qualità e lo stato sanitario delle uve. Le basi Franciacorta presentano profumi fini, ottimi valori di pH e soprattutto di acidità, buona complessità aromatica e un’ottima gradazione alcolica.

Annata caratterizzata da un ritardo vegetativo nelle prime fasi dello sviluppo, andamento estivo particolarmente piovoso. Fino alla fioritura eventi grandinigeni particolarmente violenti ma solo in alcune zone particolarmente esposte. Vendemmia caratterizzata da basse produzioni (media 7.810 Kg/ettaro) e con quantità variabile da zona a zona e singolo vigneto. Qualità complessivamente buona con acidità medie caratterizzate da alti livelli di acido tartarico e buoni tenori zuccherini.

Annata in assenza di eventi atmosferici calamitosi e di attacchi parassitari, primavera siccitosa e calda con anticipo della vegetazione, estate non eccessivamente calda, ventilata. Vendemmia regolare e asciutta, acidità di base elevata e uva con buona gradazione, rese ad ettaro nella media degli ultimi 2-3 anni. Franciacorta molto fine, con profumi delicati, aromi intensi.

Annata caratterizzata da un’estate non eccessivamente calda, eventi atmosferici calamitosi limitati, uve in leggero anticipo di maturazione, acidità di base buona, rese ad ettaro nella norma e inferiori a quelle previste dal disciplinare. Franciacorta piacevole, armonico, di gusto delicato, strutturato.

Annata caratterizzata da basse produzioni (media 7.150 kg/ettaro), estate prolungata, vendemmia in anticipo, caratteristiche chimico-fisiche elevate e particolarmente idonee. Franciacorta con freschezza, completezza aromatica, di particolare struttura e intensità di profumi persistenti.

Annata caratterizzata da produzioni sotto la media degli ultimi anni, estate calda e secca, vendemmia leggermente in ritardo, caratteristiche chimico-fisiche dei vini-base elevate. Franciacorta con acidità, completezza e armonia di gusto e profumi fini.

Annata di produzione normale con uve in anticipo di maturazione. Estate secca. La vendemmia è avvenuta prima delle abbondanti piogge iniziate con la seconda quindicina di settembre.
Franciacorta di buona struttura, molto piacevole, equilibrato, particolarmente fragrante e fruttato, sapido.

Annata di produzione normale con uve in anticipo di maturazione. Estate secca. La vendemmia è avvenuta prima delle abbondanti piogge iniziate con la seconda quindicina di settembre.
Franciacorta di buona struttura, molto piacevole, equilibrato, particolarmente fragrante e fruttato, sapido.

Annata di discreta produzione, con uve sane e mature. Andamento climatico con temperature medie alte, nell’ordine dei ventidue gradi soprattutto nelle prime due decadi di settembre. Franciacorta con carattere e freschezza, particolarmente fruttato e aromi floreali di buon equilibrio e persistenza.

Annata di produzione normale con uve sane di alta gradazione naturale. L’andamento climatico ottimale e regolare lungo l’intero mese di settembre ha consentito di esaltare la complessità aromatica di frutta matura del Franciacorta, particolarmente aromatico ed elegante.

Annata di buona produzione con uve sane e di alta acidità. Piogge ben distribuite, leggermente più abbondanti nella terza decade di settembre. Franciacorta con buone caratteristiche nel gusto.

Annata di produzione scarsa (media 7.615 kg/ettaro) con uve sane e di buona gradazione. L’andamento climatico quasi ottimale, con sole e temperature sui diciotto gradi per tutto il mese di settembre, ha consentito una perfetta e lenta maturazione del grappolo. Franciacorta con personalità spiccata, carattere e con una composizione floreale e fruttata molto armonica e fine.

Annata di scarsa produzione. Poche piogge e temperature di venti-ventitre gradi, superiori alla media stagionale nel mese di settembre. Franciacorta con delicate note di freschezza e sapidità.

Annata di produzione abbondante con uve abbastanza sane. Durante la prima e seconda decade di settembre temperature ideali e poche piogge, sole nella terza decade. Franciacorta senza grandi caratteristiche..

Annata di produzione normale con uve ben sane. Temperature nella norma e un po’ di pioggia solo nella seconda decade di settembre. Franciacorta armonico e ben strutturato con particolari note di frutta matura.

Annata di normale produzione con vini ad alta acidità fissa. Piovosità normale e temperature, in settembre, nell’ordine dei quindici-sedici gradi che donano al Franciacorta freschezza, eleganza e ricchezza nella struttura.

Annata di produzione abbondante con uva molto sana. Nella prima e seconda decade piogge rade e ben distribuite, mentre nella terza decade lunghe giornate di sole. Franciacorta con spiccati profumi floreali e sapidità buona.

Annata di produzione buona, con uve perfettamente sane, caratterizzata da un settembre con piogge scarse, temperatura intorno ai venti gradi e scarsa umidità. Franciacorta molto fine, elegante.

Annata di produzione normale con uve abbastanza sane. Piogge ben distribuite e temperature costanti, nell’ordine dei diciotto-venti gradi per tutto il mese di settembre. Franciacorta particolarmente fruttato, fresco e con buon equilibrio fra acidità e strutture.

Annata di produzione normale con uve sane. In settembre piogge scarse e temperature dai diciotto ai ventuno gradi di media. Franciacorta con particolare equilibrio e armonia nella struttura, forte aromaticità.

Annata con produzione normale, raccolta anticipata, andamento climatico siccitoso e fresco per tutto il mese di settembre. Vini Franciacorta nati sotto un grande auspicio, dotati contemporaneamente di particolare armonia, di elevata struttura e persistenza aromatica.

Annata di produzione normale, con uve sane e buona acidità. Le piogge sono piuttosto scarse, soprattutto nella seconda e terza decade di settembre e le temperature sono ottimali. Franciacorta delicato fine e aromatico

Annata di produzione normale, vini con acidità fissa alta. La piovosità abbondante e le temperature, dai ventidue gradi della prima decade ai tredici della terza decade, consentono la produzione di un Franciacorta mediamente di gusto aromatico e profumato.

Annata di produzione abbondante caratterizzata da eccessive piogge e da una temperatura sotto la media, sui sedici-diciotto gradi. Franciacorta un po’ corto e poco fine.

Annata di buona produzione e raccolta tardiva. Franciacorta etereo e poco persistente.

Annata di produzione normale, con uve sane e piogge ben distribuite, con temperature superiori ai venti gradi nella prima e seconda decade di settembre e una media di quindici gradi nella terza. Franciacorta ricco di aromi di frutta matura, sapido e con ottima struttura.

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