“FERTILITÀ, AMBIENTE E REDDITO ATTRAVERSO SUOLO E BIODIVERSITÀ”
La viticoltura lombarda deve affrontare la minaccia di una drammatica riduzione della fertilità organica dei suoli vitati e la conseguente riduzione della fertilità biologica del vigneto. Deve inoltre focalizzare l’attenzione su criteri oggettivi di scelta e gestione dei fattori di produzione per garantire e potenziare il legame recentemente dimostrato tra fertilità biologica, qualità della vita al suolo, salute della pianta e qualità del prodotto. L’obiettivo primario è quindi la valutazione di metodi colturali destinati a valorizzare la qualità del prodotto, salvaguardia ambientale, sostenibilità e redditività aziendale. Gli ambiti di studio riguardano:
- La complessità della dinamica di popolazione derivante dall’adozione di determinate essenze in semine polifunzionali;
- Le scelte colturali;
- La valutazione di tre matrici diverse organiche per la fertilizzazione;
- Caratterizzazione del microbiota.
Dettagli del progetto
Ha preso ufficialmente avvio a marzo del 2019 questo ambizioso e corposo progetto triennale che è stato finanziato nell’ambito della Misura 16.1 PSR Regione Lombardia 2014-2020.
Il progetto vede il Consorzio nel ruolo di capofila con un nutrito numero di partners, tra Istituti di ricerca (Università di Milano, Università di Brescia), consulenti (SATA, Centro Studi Agrea) ed Aziende. Queste ultime sono ben 18 di cui 11 franciacortine e 7 dell’Oltrepo Pavese. L’ambito di indagine territoriale è pertanto duplice, Franciacorta e Oltrepo, al fine di moltiplicare virtuosamente le osservazioni in contesti microclimatici e pedologici differenti.
In estrema sintesi il progetto è pensato attraverso tre blocchi sperimentali, dialoganti e complementari tra loro, destinati a valorizzare in ambito vitivinicolo la qualità del prodotto, la salvaguardia ambientale, la sostenibilità e redditività aziendale:
- Ambito Biodiversità e Dinamiche di Popolazione di cui lo specifico obiettivo è quello di guidare la scelta più opportuna delle essenze, in purezza o miscuglio, calibrandola secondo diverse condizioni ed obiettivi da commisurare allo specifico caso. In questo ambito è stata allestita una specifica prova a blocchi randomizzati in un vigneto identificato allo scopo. I plot sono stati seminati con alcune essenze che per vari aspetti sono considerate agronomicamente ed ecologicamente interessanti (facelia, favino, grano saraceno, trifoglio incarnato, alisso, a confronto con l’inerbimento spontaneo). Su queste tesi verranno eseguiti rilievi sulla qualità dell’entomofauna presente (utili e dannosi) e sulla qualità microbiologica del suolo.
- Ambito Sostanza Organica, Qualità Suolo e Prodotto in relazione a uso di matrici per la fertilizzazione diverse e gestioni diverse, organizzata in due sottoblocchi con l’obiettivo di dare conferme per diverse tipologie di suolo e contesti climatici, su quali siano gli effetti di gestioni del suolo vitato differenziate. In questo caso verranno misurati l’evoluzione della sostanza organica al suolo, la qualità della biodiversità nel terreno, la qualità del prodotto, uve e vino (microvinificazioni e degustazioni).
- Ambito Trasversale Analisi Popolazione dei Microbiota Batterici Specifici, Nello specifico, le analisi in questione verranno condotte utilizzando approcci di ecologia microbica molecolare. Questi approcci permettono di ottenere un’approfondita conoscenza della struttura e della composizione delle comunità microbiche, delle loro dinamiche e dei loro effetti sulla fertilità.
I principali risultati attesi del progetto si possono così schematizzare:
– Conservazione e incremento della sostanza organica del suolo vitato sanando le condizioni disquilibrio e disomogeneità presenti
– Aumento della biodiversità del suolo vitato attraverso utilizzo di diverse essenze attrattive definite a livello parcellare
– Miglioramento dell’equilibrio vegeto-produttivo della vite attraverso un corretto e bilanciato apporto di sostanza organica ai suoli
– Aumento dell’efficacia della gestione della tecnica del sovescio su suolo vitato con conseguente risparmio economico per l’azienda
– Stimolo della gestione sostenibile del suolo vitato attraverso tecniche innovative di gestione dello stesso e di controllo a basso impatto di patologie complesse attraverso scelte integrate
– Miglioramento della qualità delle uve e dei vini come conseguenza del miglioramento e omogeneizzazione del livello di fertilità dei suoli vitati
Nonostante le difficoltà insorte con l’emergenza sanitaria da Covid-19, le attività sperimentali di campo nelle aziende coinvolte si sono svolte regolarmente.
Il Consorzio ha provveduto ad aprire un sito appositamente dedicato al progetto: www.faresubio.it
Al momento sono disponibili sono risultati parziali e preliminari. I risultati complessivi verranno presentati alla fine del progetto.