Progetto monitoraggio infezioni primarie peronospora

Nel 2019 ha preso avvio una prima collaborazione con l’Istituto di Patologia Vegetale dell’Università di Milano per dare un supporto nella difesa antiperonosporica della vite. Questa attività nasce dalla necessità sempre più diffusa di ridurre quanto più possibile gli interventi antiparassitari, nella difesa integrata come in quella biologica.

Lo scopo è quello di fornire il maggior numero di informazioni possibili al fine di ottimizzare e limitare sempre più l’utilizzo dei prodotti fitosanitari: dare delle indicazioni circa le condizioni predisponenti per le infezioni primarie di questo fungo significa fornire un’informazione aggiuntiva ai viticoltori per valutare come impostare programma di difesa, e se, eventualmente, ritardarne l’avvio. In particolare, nel 2021, è stato realizzato il progetto dedicato alla Franciacorta, abbozzato nel 2020 e successivamente bloccato a causa della pandemia.

Sono stati scelti dei siti (3 vigneti) per il posizionamento di sacchetti contenenti frammenti fogliari ad alto contenuto di oospore (forme svernanti del patogeno), opportunamente preparati in laboratorio partendo da foglie raccolte in campo. I campioni sono stati posti sulla superficie del terreno del vigneto, in prossimità del filare, in modo da simulare il naturale processo di svernamento delle oospore presenti nelle foglie infette cadute al suolo. A partire dalla metà di marzo 2021, fino all’incirca alla fine di giugno 2021, con cadenza settimanale o bisettimanale, è stato prelevato un campione per ciascuna località e portato in laboratorio per svolgere i saggi di germinazione.

Quindi, sono stati calcolati: la percentuale di oospore germinate e il tempo minimo e massimo di germinazione. In contemporanea allo studio della dinamica di germinazione delle oospore, il progetto ha previsto l’utilizzo del modello previsionale EPI (Etat Potentiel d’Infection) per valutare, nel corso della stagione vegetativa, il rischio epidemico presente, fornendo a viticoltori, agronomi, tecnici un’indicazione aggiornata e puntuale per migliorare i criteri di intervento e razionalizzare la difesa antiperonosporica della coltura. Le simulazioni del modello EPI hanno interessato in totale dieci vigneti, il più rappresentativi possibile dell’areale della Franciacorta. La serie di dati meteorologici necessari al modello per restituire gli output in forma grafica, sono stati registrati da capannine meteorologiche presenti nei vigneti scelti e resi disponibili sull’annessa piattaforma Fieldclimate. A partire dal momento in cui la vite ha raggiunto la recettività nei confronti del patogeno sono stati eseguiti, a cadenza settimanale, dei rilievi (su foglia e su grappolo) volti a monitorare il naturale andamento epidemico della malattia e valutare la sua pressione durante la stagione. Ciò è stato possibile allestendo, nei vigneti delle località di riferimento, una parcella non trattata, costituita da 3-4 filari o porzioni di filare, denominata testimone non trattato (TNT) in cui non è stato eseguito alcun trattamento antiperonosporico. Le informazioni relative all’andamento del rischio epidemico, ai monitoraggi della malattia in campo e alla dinamica di germinazione delle oospore sono diramate bisettimanalmente attraverso un bollettino rivolto a viticoltori, agronomi e tecnici e più in generale ai soci del Consorzio.

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