Un piatto che racconta il lago, la brace e la memoria contadina in un solo morso.
Nel cuore della cucina di lago lombarda, la cosiddetta sardina del Lago d’Iseo – in realtà un pesce d’acqua dolce noto come agone – ha da secoli un ruolo centrale sulle tavole locali. Da ingrediente povero a simbolo di gastronomia sostenibile, oggi l’agone viene riscoperto anche in chiave gourmet, diventando protagonista di ricette eleganti ma radicate nel territorio.
In questa preparazione contemporanea, la sardina viene interpretata in tre passaggi che omaggiano la sua storia: la lenta cottura nel burro, che richiama la cucina casalinga; l’affumicatura con trucioli di legno, memoria del gesto antico di conservazione; e il gel di carpione, ispirato alla classica marinatura agrodolce del pesce fritto di lago. Il tutto poggia su un letto di cipolla carbonizzata, evocazione visiva e gustativa di un fuoco spento, di un barbecue essenziale.
Perfetta per gli amanti delle ricette gourmet con pesce affumicato, questa preparazione valorizza la cucina sostenibile di lago con tecnica e creatività.
Presentazione e abbinamento
Per esaltare visivamente il piatto, usa piatti scuri o in ardesia, che fanno risaltare i contrasti cromatici tra la sardina, il gel e la cenere. Le erbe fresche completano l’estetica in chiave naturale.
Abbinamento consigliato
Un calice di Franciacorta Pas Dosé è l’ideale per bilanciare l’intensità affumicata e l’acidità del carpione. Le sue note minerali e secche valorizzano il profilo aromatico del pesce e ripuliscono perfettamente il palato.
Questo piatto, visivamente minimale ma ricco di carattere, trova nel Franciacorta Pas Dosé il compagno ideale: la sua fine effervescenza e il profilo secco accompagnano con precisione i sapori complessi del pesce, dell’affumicato e del gel agrodolce. Una combinazione perfetta per chi cerca eleganza senza compromessi.
Lo sapevi?
Nel dialetto bresciano, l’agone è chiamato “sardina” per la sua somiglianza con il più noto pesce marino, ma il suo habitat è tutto dolce: il Lago d’Iseo. Per secoli, le famiglie locali hanno conservato questo pesce salandolo e lasciandolo stagionare per mesi in essiccatoi tradizionali, piccoli edifici in pietra e legno ancora visibili nei paesi lacustri come Clusane e Sulzano.
Il carpione, invece, è un metodo di conservazione antichissimo, diffuso in tutta la Lombardia e in particolare nelle zone lacustri. Si tratta di una marinatura agrodolce a base di aceto, vino e aromi, che veniva usata per conservare il pesce fritto anche senza frigoriferi. Oggi è diventato un vero patrimonio del gusto, reinterpretato in chiave moderna anche nei ristoranti gourmet.
Questa ricetta omaggia entrambe le tradizioni, trasformandole in un’esperienza contemporanea e intensa, perfettamente valorizzata da un calice di Franciacorta.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per le sardine
- 4 sardine fresche del Lago d’Iseo (o agoni)
- 200 g di burro
- Salvia e rosmarino q.b.
- 1 cipolla grande
- Mix di erbe fresche (cerfoglio, melissa, menta, timo limonato, verbena)
- Sale q.b.
Per il gel di carpione
- 100 g di aceto di vino bianco
- 100 g di zucchero
- 100 g di vino bianco secco (puoi usare un Franciacorta base brut al posto del vino bianco per un tocco in più)
- 3 g di agar agar
Il gel di carpione è ideale anche per altre ricette con pesce di lago o preparazioni a base vegetale.
Per l’affumicatura
- Trucioli di legno (faggio, ciliegio o quercia)
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- Cottura delle sardine al burro: pulisci le sardine del Lago d’Iseo eliminando testa e interiora. Disponile in una teglia da forno con burro, salvia e rosmarino. Cuoci a 120 °C per 4 ore lentamente, fino a renderle tenere e saporite. Consiglio: copri con carta forno per mantenere umidità e profumo.
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- Affumicatura casalinga: asciuga bene le sardine. In una padella ampia, crea un piccolo barbecue casalingo: foderala con alluminio, aggiungi trucioli di legno e sovrapponi una griglia. Disponi sopra le sardine e chiudi con un coperchio. Affumica per 10–15 minuti a fuoco medio-basso, poi spegni e lascia riposare altri 5 minuti. N.B. Questa tecnica può essere riutilizzata in altre ricette con pesce affumicato fatte in casa.
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- Preparazione del gel di carpione: porta a bollore aceto, vino, zucchero e agar agar. Versa il liquido in un contenitore basso. Quando si sarà solidificato, frulla con un mixer a immersione fino a ottenere una consistenza liscia e gelatinosa. Il gel di carpione dona un tocco agrodolce che si sposa bene anche con verdure grigliate o formaggi freschi
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- Creazione della cenere di cipolla: taglia una cipolla a metà e cuocila in forno preriscaldato a 250 °C finché non sarà completamente carbonizzata. Frulla fino a ottenere una polvere nera: la tua cenere da impiattamento.
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- Impiattamento: scalda leggermente le sardine, disponile su un piatto piano. Aggiungi cenere di cipolla, qualche goccia di gel di carpione, e decora con erbe fresche per un tocco aromatico final