Franciacorta in fiore | Un weekend di primavera per riflettere sull’acqua che non c’è
19, 20 e 21 maggio la mostra mercato di rose ed erbacee perenni torna a colorare il Borgo antico di Bornato, e diventa l’occasione per (ri)conoscere piante e fiori dentro e fuori dal piatto
Qualche ora di luce in più e improvvisi – per ora piacevoli – picchi di caldo bastano a farci cadere nel tranello di un’estate prematura, che rischia di distogliere la nostra attenzione dal godimento di uno dei mesi più belli dell’anno. Maggio è un po’ come il sabato del villaggio: un inno alla bellezza effimera della vita e un invito a gustare ogni attimo di primavera in attesa della stagione vacanziera; perché l’afa è dietro l’angolo e prima che ce ne accorgiamo la mente sarà proiettata verso la “domenica d’agosto”.
Ma soprattutto maggio è il mese che celebra la rinascita della natura dopo l’inverno, la stessa rinascita agognata dai comuni di Bergamo e Brescia, che nell’istituzione di un’unica Capitale Italiana della Cultura trovano un segno di speranza dopo la drammatica esperienza pandemica. La cultura diventa l’impulso per crescere e innovarsi, insieme, in un territorio dalla bellezza inaspettata. E in questo contesto si inserisce la XXIV edizione di Franciacorta in fiore, la mostra mercato di rose ed erbacee perenni organizzata dal Comune di Cazzago San Martino dal 19 al 21 maggio.
Il tema di quest’anno è “L’acqua che non c’è: a scuola dalle piante”: la rassegna vuole essere un momento di riflessione su un elemento imprescindibile della nostra vita e troppo spesso dato per scontato malgrado il cambiamento climatico in atto, ma vuole essere anche un’opportunità di apprendimento. E a farci scuola saranno le piante, protagoniste di convegni e laboratori in cui poter approfondire il loro ciclo vitale e quindi il modo (intelligente) in cui utilizzano l’acqua. Perché non cogliere l’occasione per organizzare un fine settimana in zona? Niente paura, all’itinerario abbiamo già pensato noi.
Sabato mattina partite di buon’ora per godervi una colazione dolce alla Pasticceria Roberto di Erbusco: sarete accolti in una splendida cascina per assaggiare le prelibatezze della tradizione italiana e internazionale, dalla veneziana al croissant passando per i macaron, ma senza trascurare la piccola pasticceria e i grandi lievitati sempre presenti in quel di Lombardia. Dopo soli dieci minuti di auto giungerete alla prima vera tappa di questo weekend floreale: il castello di Bornato.
Quest’antica roccaforte domina le colline di vigneti insieme a Villa Orlando, raro esempio di villa rinascimentale costruita all’interno di un castello: la posizione strategica della dimora offre una vista panoramica sulla Pianura Padana e durante le giornate più terse consente di avvistare addirittura gli Appennini. Potrete ammirare le sale affrescate del palazzo accompagnati da una guida, che vi condurrà anche tra le piante secolari del parco con il giardino all’italiana. La visita prosegue nei sotterranei, alla scoperta della cantina in cui per settecento anni si è prodotto il vino del Castello di Bornato: dopo aver curiosato tra le botti in rovere e le antiche attrezzature vitivinicole, potrete degustare un calice di Franciacorta prodotto dall’Azienda Agricola del Castello.
Se siete rimasti rapiti dalla sofora del Giappone di 200 anni o vi siete persi tra i cedri del Libano e gli antichi alberi di Ginko biloba, molto probabilmente sarà ormai ora di pranzo. A ridosso delle mura cinquecentesche del Castello troverete l’antica scuderia che oggi ospita il Ristorante Dama Bianca: qui la tradizione culinaria bresciana viene rivisitata con una cucina moderna (e più leggera), sempre a base di materie prime locali, stagionali e a chilometro zero. Che si tratti della Sala del Camino, con i suoi archi in pietra, della Sala della Grotta con il suo splendido soffitto a volta o del Salone di Adalberto, che gode di una vista spettacolare sui vigneti, sarete trasportati in un’atmosfera d’altri tempi. Con un po’ di fortuna potrete scorgere la dama Bianca affacciata alla torre più alta del castello mentre scruta l’orizzonte sperando nel ritorno dell’amato Adalberto.
Nel pomeriggio vi attende una visita guidata al Sito archeologico Antica Pieve San Bartolomeo di Bornato: un’occasione unica per immergersi nella storia di uno degli edifici storici più affascinanti di Cazzago San Martino. Il suo attuale aspetto rivela il periodo di abbandono vissuto negli ultimi due secoli, anche se non era certamente questa la veduta degli abitanti del luogo in età medievale, quando la Pieve costituiva il luogo di incontro religioso ma anche civile e mercantile di un ampio territorio. L’ecclesia altomedievale, ristrutturata in epoca romanica e poi ricostruita e ampliata nel Quattrocento, nasconde i resti di una villa del I secolo d.C. e di un successivo insediamento di età longobarda: si tratta di un raro esempio di stratificazione storica che merita di essere raccontato.
E dopo questo viaggio nel passato, concedetevi un po’ di relax nella struttura che vi ospiterà per la notte. A soli cinque minuti da Bornato, tra le dolci colline coltivate a vigneti, trovate il Bed & Breakfast Villa Franca in Franciacorta: fate il check-in e accomodatevi nel portico per ammirare il tramonto in compagnia di un buon calice di vino.
Se preferite optare per una scelta “magica”, Villa Biondelli Wine & Suites è la meta che fa per voi: le undici suite in stile haute bohémien omaggiano il film d’animazione “The Singing Princess” prodotto proprio all’interno della villa durante la Seconda guerra mondiale. Una selezione di acquerelli e disegni autentici è stata di ispirazione per la ristrutturazione del resort, e tre persiane dipinte dai creatori del film sono state conservate come ricordo del magico passato di questa dimora. Approfittate di un massaggio in camera e non andate via senza assaggiare i vini biologici delle Cantine Biondelli, magari durante un tranquillo aperitivo serale nei salotti del parco che circonda la tenuta.
Per una cena leggera vi suggeriamo Pepe Enoteca Winebar Food & Spirits, in cui l’ampia selezione di vini al calice si accompagna alle “pepite”: piccoli piatti da stuzzicare e condividere, con tanto di salumi e formaggi locali, potranno essere gustati in un ambiente informale perfetto per concludere degnamente la serata.
Domenica mattina fate colazione con calma, ma tenete d’occhio l’orologio per non perdervi il laboratorio “Le erbe spontanee dei nostri prati”: molte piante sono commestibili e possono essere utilizzate per arricchire la nostra dieta, preparare tisane e rimedi naturali. Inoltre, la raccolta sostenibile di piante selvatiche contribuisce a ridurre l’impatto ambientale di quella intensiva e a preservare la biodiversità: può essere un pretesto divertente per combinare l’utile (per voi e per il pianeta) al dilettevole!
Prima di addentrarvi nella mostra-mercato del giardinaggio, regalatevi un tour guidato con degustazione nella nuova cantina ipogea di Monte Rossa: ecocompatibile ed ecosostenibile, è stata inaugurata nel 2022 ed è il risultato di un progetto ambizioso in cui la tradizione contadina si fonde armonicamente con la tecnologia alla ricerca dell’eccellenza, ma senza compromessi, anche nella qualità di vita di chi lavora ogni giorno con entusiasmo e dedizione. Non dimenticate di prenotare!
In tarda mattinata approfittate dell’esposizione di fiori, piante e arredi da giardino per reinventare gli spazi esterni della vostra casa: la fiera accoglierà aziende del settore provenienti da tutta Italia, che potranno supportarvi nell’acquisto con preziosi consigli per la cura del vostro angolo verde domestico. Per pranzo scegliete uno dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa “Oggi mangio fiori e piante” lanciata nella scorsa edizione: durante tutto il mese di maggio i ristoratori franciacortini – anche fuori dal comune di Bornato – potranno proporre un piatto caratterizzato dalla presenza di fiori ed erbe edibili, per valorizzare la gastronomia del territorio portando “Franciacorta in fiore” fuori dai suoi confini.
Nel primo pomeriggio potrete assistere alla sfilata del Corteo Storico del “Palio della Rosa di Franciacorta” accompagnato dagli Atleti, dagli Sbandieratori e dai Tamburini delle sei contrade. Per rievocare il periodo della dominazione veneta di queste terre (tra il 1420 e il 1480), che vide la Franciacorta coinvolta in lunghe e sanguinose battaglie tra l’esercito veneziano e quello milanese, sabato e domenica sarete catapultati indietro nel tempo attraverso il mercato di arti e mestieri e gli antichi giochi medievali, durante i quali le contrade si contenderanno il Palio.
E con questo revival storico si conclude la nostra proposta per un fine settimana green in Franciacorta: un’esperienza culturale ed enogastronomica per approfondire il mondo della terra in ogni sua declinazione e diventare più sensibili su un tema importante come quello della sostenibilità.