La Franciacorta accoglie una pioggia di stelle. Fuori la Guida Michelin 2024.
Il sodalizio tra la guida più prestigiosa del mondo e uno dei territori vitivinicoli d’eccellenza
del nostro paese si rinnova, ricco di novità e buoni auspici
Per chi ancora si sta domandando come mai la cerimonia di presentazione della Guida Michelin si
sia svolta Brescia anziché altrove, la risposta si trova nel territorio stesso della Franciacorta, per il
terzo anno consecutivo Destination Partner per la presentazione di questa 69esima edizione de La
Rossa. Insieme alla gemellata Bergamo, in occasione della nomina a Capitale Italiana della Cultura,
Brescia è stata scelta come location protagonista, per la sua importanza e il suo prestigio – non solo
da un punto di vista eno-turistico e culturale ma anche gastronomico – accogliendo gli ospiti in una
cattedrale dell’arte come il magnifico Teatro Grande (la cui costruzione risale tra il XVIII e il XIX
secolo).
«Per Franciacorta essere partner di un’istituzione così importante e stimata come Michelin è motivo di grandissimo orgoglio e ci permette di far conoscere ancora di più le nostre terre, che ci regalano materie prime e prodotti eccezionali e apprezzati in tutto il mondo. La nostra Franciacorta è riuscita nell’intento di coniugare le sue vocazioni enologiche con pratiche green, rendendo sempre più all’insegna della sostenibilità la viticoltura del nostro territorio»
Ha dichiarato Silvano Brescianini, Presidente del Consorzio Franciacorta.
Oltre cinquecento tra ristoratori, professionisti e studenti da tutta Italia hanno partecipato alla serata
del 14 novembre applaudendo a un’edizione piena di colpi di scena. L’edizione 2024 della guida
aggiunge due tre stelle Michelin all’elenco, celebra cinque nuovi ristoranti due stelle – dei quali
cinque ricevono il macaron in un colpo solo.
«La selezione 2024 della Guida Michelin Italia racchiude 395 ristoranti stellati, un nuovo record per
la penisola, che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un
connubio perfetto per esperienze culinarie eccezionali, ricche di emozioni, storia e convivialità» ha
commentato Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide Michelin.
I ristoranti a tre stelle e che quindi “valgono il viaggio” sono a questo punto Villa Crespi Orta San
Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano
(PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri
a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN) ed Enrico
Bartolini al MUDEC a Milano.
Alla lista si aggiungono appunto le due new entry: Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler a
Brunico (BZ) considerato in qualche modo quasi un passaggio dalla sede precedente di San
Cassiano. All’interno di una villa storica restaurata, Niederkofler rimane coerente al suo mantra
“cook the mountain”, una formula per la quale «in tavola finiscono solo i migliori ingredienti delle
montagne e delle valli circostanti, direttamente dai produttori e dagli agricoltori che rispettano i loro
cicli naturali per preservarne i sapori autentici».
L’altro tristellato è invece in provincia di Napoli, il Quattro Passi di Nerano, sulla penisola
sorrentina. Un vero e proprio angolo di paradiso in cui quarant’anni fa Tonino Mellino aprì le porte
del suo ristorante per conquistare nel tempo le due stelle. Da qualche anno il comando delle cucine
è stato ceduto al giovane figlio Fabrizio, che ha compiuto l’ultimo passo, quello decisivo, che gli è
valso l’ingresso nell’olimpo della ristorazione mondiale. «Il suo tocco ha elevato la cucina campana
e mediterranea a livelli di sorprendente raffinatezza, stile e sensibilità».
Nella Guida Michelin 2024 sono ventisei le novità una stella e, con piacere, abbiamo notato
l’assegnazione di tre nuove Stelle a ristoranti guidati da chef donna: Casa Mazzucchelli (Aurora
Mazzucchelli) che la riconquista, Ada (Ada Stifani) a Perugia e Wood (Amanda Eriksson) ai piedi
del monte Cervino.
Altra nota positiva e che fa ben sperare per un settore che di per sé stesso non sta vivendo anni
facili, sono ben undici gli chef con età uguale o inferiore ai 35 anni, quattro dei quali con età uguale
o under 30. Tra i giovani chef Fabrizio Mellino (33) neo-tre stelle del ristorante Quattro passi e
Maicol Izzo (31), nuovo due stelle e premio speciale Young Chef.
Tra i premi speciali consegnati nel corso della serata, Franciacorta si è impegnata a sostenere ancora
una volta il progetto Michelin lanciando un Michelin Special Award Sommelier, assegnato per il
2024 a Marzio Lee Vallio del ristorante Esplanade a Desenzano sul Garda.
Nel tentativo di rinnovarsi sempre, restando al passo con i tempi e con l’evoluzione sempre più
veloce del settore ristorazione, la guida Michelin ha annunciato la presentazione di una nuova
categoria, quella delle Chiavi Michelin, che verrà presentata, con una prima lista di hotel
selezionati, nei primi mesi del 2024.
«Come per i ristoranti, la Guida MICHELIN si propone di consigliare – in maniera autonoma e
indipendente – le strutture che sono vere e proprie mete di viaggio, che arricchiscono l'esperienza
del soggiorno. La Guida mette la sua esperienza al servizio dei viaggiatori alla ricerca di soggiorni
personalizzati. In risposta all’iper-standardizzazione delle risorse ricettive (design, arredamento,
courtesy kit, ecc.), vogliamo suscitare emozioni nei nostri clienti, indirizzandoli verso indirizzi
eccellenti in tutti gli ambiti: scelte architettoniche, savoir faire professionale e personalità».
Ancora qualche mese di attesa e sapremo chi saranno i nuovi protagonisti dell’ospitalità firmata
Michelin.