Aspettando la vendemmia

10 Agosto 2023

Ci piace pensare all’annata agraria come il percorso di uomini, viti e natura su un nastro o anello di Moebius: ci sono periodi in “salita” ricchi di difficoltà e impegni, periodi di “discesa” dove la vite e la natura aiutano l’uomo nel suo lavoro, ma se si osserva il tutto dall’esterno si capisce bene che tutto riporta ad un ciclo, un anello infinito costellato di momenti più o meno importanti.
Uno di questi momenti, sicuramente il più importante di tutti è la vendemmia. Il punto in cui tutto il lavoro dell’anno in campo, tutte le idee progettuali del vino, tutta l’importanza della vigna e delle sue caratteristiche confluiscono in un unico, singolo, importantissimo gesto. Cogliere l’uva al momento giusto per produrre il vino che ogni produttore o enologo ha in testa.
Ogni anno il ciclo è scandito dalle stesse fasi, ma la natura e il caso impongono sempre nuove considerazioni e adattamenti. L’annata 2023 si è caratterizzata infatti per un andamento stagionale molto diverso rispetto alla 2022.

Dopo un inizio anno caratterizzato da piogge molto limitate e temperature superiori alla media che hanno determinato un anticipo dello sviluppo vegetativo della vite, con aprile abbiamo assistito a un deciso cambio di rotta, con un abbassamento delle temperature e un aumento delle piogge che è proseguito anche nei mesi di maggio e giugno.
Il volume complessivo delle piogge non è stato eccezionale, ma è importante segnalare che maggio si è caratterizzato per l’elevato numero di giorni di pioggia, che sono stati 19 contro una media storica di 9 giorni. Questo fa del 2023 l’anno con il maggior numero di giorni di pioggia in maggio insieme con il 2013, rispetto alla media degli ultimi 25 anni.
Questa situazione meteorologica ha determinato la necessità di un grande impegno da parte dei viticoltori, che hanno dovuto monitorare con attenzione la situazione sanitaria dei vigneti dato che la pressione della peronospora, è stata molto elevata.
Il grande lavoro svolto dai nostri viticoltori ha scongiurato possibili danni che sono stati assenti o nel peggiore dei casi contenuti, non si sono verificati inoltre eventi estremi, come le improvvise grandinate che hanno invece purtroppo colpito zone viticole molto vicine, compromettendone la produzione.

Non tutti i mali arrivano però per nuocere: le frequenti piogge hanno infatti permesso alle viti di mantenere un buon equilibrio vegetativo e un buon carico produttivo, con assenza di situazioni di stress e nelle aree più precoci della Franciacorta mancano pochi giorni all’inizio vendemmia. Con i temporali di fine luglio le temperature, che nell’ultimo mese avevano raggiunto valori particolarmente elevati, si sono abbassate, aumentando in contemporanea la disponibilità idrica con anche un’ottima escursione termica fra giorno e notte. Il che fa ben sperare: ci aspettiamo di vendemmiare ad agosto un’uva con ottimo equilibrio fra acidità e zuccheri. Perfetta per dare vita ai vini che tutti amiamo. 

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